La crisi del mondo globalizzato procede inarrestabile e in maniera convulsa su ogni piano: economico, sociale, politico, ecologico… Ma quale ne è la causa? È davvero lecito individuare la radice della crisi della società postmoderna in fattori isolati quali la supremazia della finanza sull’“economia reale”, il tramonto dello Stato-nazione e della democrazia rappresentativa o il conflitto tra demagogia populista e “ribellione delle élite”? O forse questi non sono altro che sintomi di uno sconvolgimento più profondo sul terreno della modernità?
Ne Il capitale mondo, Robert Kurz intende dimostrare che la crisi del mondo globalizzato è un esito necessario della logica del sistema-mondo capitalistico e che l’unica “riforma” possibile del suo funzionamento coincide con il suo sovvertimento definitivo.
Robert Kurz (1943-2012) è stato un filosofo e giornalista tedesco, noto per la sua critica radicale della modernità. Le sue teorie sulla crisi mondiale e le sue analisi del sistema globale del capitalismo sono state pubblicate in numerosi libri, tra i quali La fine della politica e l’apoteosi del denaro (1997), Manifesto contro il lavoro (2003), Ragione sanguinaria (2014) e Il collasso della modernizzazione (2017).